”L'IMPORTANZA ENERGETICA

NELL'OSTEOPATIA,

IL MOVIMENTO E' VITA”

di IGINIO FURLAN

 

Principio ed evoluzione del concetto di movimento tra filosofia e scienza.

Sono trascorsi cento anni dalle  intuizioni di A.TAYLOR STILL che gettavano le basi dei principi fondamentali della nuova disciplina osteopatica.
Le regole di approccio ed i principi filosofici originali  rivisti alla luce dell’evoluzione della medicina e delle scoperte successive assumono un significato particolare per l’intuito e la preveggenza.
Tutto ciò che all’origine si poneva come un concetto filosofico, successivamente diviene il fondamento della ricerca biochimica.
Still considera il movimento corporeo  macroscopico la risultante della qualità dei micromovimenti alla base degli scambi vitali necessari all’individuo in salute.
Le sue affermazioni riviste in chiave attuale sconcertano,ma qualificano l’approccio osteopatico quale parte integrante nelle strategie sanitarie riservandogli un ruolo elettivo nelle strategie di ripristino delle capacità di risposta corporea alla malattia,e preventivo per le  chiavi di lettura  corporeo e  precoci ed attendibili: (Interdipendenza struttura funzione)
L’intervento manuale dell’osteopata mira ad ottimizzare la capacità di reazione dell’individuo agli eventi gravitari in grado di condizionarne il funzionamento.
La ricerca della disfunzione primaria causa di tutti i successivi adattamenti ed evoluzione verso la patologia sono da ricercarsi nel conflitto delle forze e delle trasformazioni energetiche che rendono il corpo umano un modello materiale aggregato,ma  in perenne trasformazione e conflitto con l’ambiente circostante.
Come intuire e modificare le modalità di interazione corpo / ambiente costituisce il bagaglio culturale e  tecnico dell’osteopata che attraverso l’intervento manuale offre una possibilità di miglioramento degli scambi  biochimici alla base di ogni micromovimento.

Le diverse metodologie tecniche utilizzate  STRUTTURALE,CRANIO SACRALE, VISCERALE e FASCIALE,offrono la possibilità di agire  selettivamente sulle diverse tipologie dei  tessuti corporei,al fine di ottenere comunque una risposta olistica   in grado di aumentare il potenziale vitale della persona.

IL successivo contributo di molti osteopati all’evoluzione dei principi osteopatici ha contribuito al perfezionamento delle tecniche ed all’approfondimento dei meccanismi di interazione tra le varie strutture corporee, rivisitate in chiave funzionale anziché sistemica, evidenziano nuove  possibilità e strategie di risposta alla malattia

 

 

COS'E' L'OSTEOPATIA

L'osteopatia è una medicina non convenzionale che, avvalendosi dell'applicazione manuale di un concetto olistico, mira al ripristino ed al mantenimento dello stato di salute e di benessere dell'uomo.
Il corpo costituisce un'unità funzionale in cui i singoli apparati si fondono, sinergicamente, in un contesto di unicità ed interdipendenza.
Una postura scorretta, le sequele di un trauma o di un evento morboso generano "vulnus dinamici" che, attraverso una riduzione di mobilità, divengono responsabili di un aggravio funzionale.
La restrizione di movimento influenza, spesso provocando danni significativi, la fisiologia del tessuto; l'organismo risponde con adattamenti compensatori che, nel tempo, possono predisporre all'insorgenza di vere e proprie malattie.
L'intento terapeutico è quello di riequilibrare struttura, funzione e postura individuando e recuperando ogni limitazione di mobilità.
L'osteopata interviene manualmente, ricercando e correggendo le restrizioni di mobilità e gli squilibri posturali, utilizzando tecniche dolci e mirate.
La mobilità recuperata si traduce in uno stimolo riorganizzativo nella distribuzione delle sollecitazioni meccaniche; ne consegue una riduzione degli stress articolari, minor fatica e maggior durata della struttura.
Nella sua pratica professionale l'osteopata auspica e ricerca un approccio multidisciplinare che si avvale della cooperazione di altre figure sanitarie.

 

L’OSTEOPATIA ed il CONGRESSO

La  corretta informazione ad un pubblico vasto ed attento alle evoluzioni che innanzitutto privilegiano l’uomo e non il farmaco o la malattia inseriscono di diritto l’osteopatia nel panorama congressuale.

Il rischio di confondere questa disciplina con la semplice, anche se efficace manipolazione, privano spesso l’utente della possibilità di coglierne in pieno lo spirito e la filosofia di base.

Il bagaglio tecnico scientifico, la sua evoluzione ed integrazione meritano di essere conosciuti e discussi.

 

 

 

 

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