I NOSTRI AMICI

 

Manuela

POMPAS

 

 

Paola

GIOVETTI

 

Caterina KOLOSIMO

 

Giuditta

DEMBECH

Patrizia

GUERRA

Sabrina

PARSI

 

ANANDO

Agnese

SARTORI

Nader

BUTTO

Angelo

Vorrei avere i tuoi angeli
Per non avere paura
E sapere cosa fare...
Notte fonda
Senza luna
E un silenzio che mi consuma
Il tempo passa in fretta
E tutto se ne va...preda degli eventi e dell'età

Ma questa paura per te non passa mai
Angelo, prenditi cura di lei
Lei non sa vedere al di là di quello che da
E l'ingenuità parte di lei...
Che parte di me
Cosa resta
Del dolore
E di preghiere, se Dio non vuole?
parole vane al vento
Ti accorgi in un momento:
Siamo soli... questa la realtà?
Ed una paura che... non passa mai
Angelo, prenditi cura di lei
Lei non sa vedere al di là di quello che da
E tutto il dolore
Che grida dal mondo
Diventa un rumore
Che scava, profondo...
Nel silenzio di una lacrima
Lei non sa vedere al di là di quello che da
L'ingenuità parte di lei...
Che l'arte di me.

Francesco Renga

 

Roma, 10/01/2006

Giorgio

CERQUETTI

Fabio MARCHESI

 

.... e tu  sei la meravigliosa ostrica.. che ci permette di fare una
lunghissima  collana che ci colleghi tutti ... in un unico grandissimo  mare
di energia positiva.. e cosi potremo per mezzo tuo espandere un po di luce
in questo nostro povero pianeta tanto martoriato..
                            ancora un immenso grazie -...

Lorenza


Torino, 11/01/2006

Alessio

TAVECCHIO

Giulio Cesare

GIACOBBE

Una letterina di mio figlio, un bambino speciale.


“Caro Gesù bambino, non voglio cambiare la vita, voglio stare così.
Mi piacerebbe diventare famoso per disegnare le macchine. Mi piacciono tantissimo le macchine sportive. Mi piacerebbe comprare una mercedes decapottabile che va velocissima. Si chiama classe S. Vorrei che regalassi alla mia famiglia un nuovo cuore per stare bene, per non arrabbiarsi, non bisticciare.
Grazie Gesù. Emanuele Ruta.”

Mio figlio, il mio Maestro. La mia luce, quella che segna il mio cammino, quella che mi rasserena la vita, che mi ha insegnato a vivere, a capire cos’è l’amore, cos’è la gioia; finalmente, il senso della vita. Da dove vengo, chi sono, dove vado, io sono fortunata perché lo so. Se fosse un sogno starei percorrendo una lunga strada di campagna, intorno a me prati in fiore, tanti fiori, tanti profumi, fiori delicati, colori sgargianti, sotto un cielo immenso, pieno di stelle che sorridono e accompagnano il mio cammino. L’erba con i suoi odori, l’erba bagnata, l’erba tagliata, la luminosa rugiada, tocco magico sulle foglie di un sensibile pittore, i colori di una limpida atmosfera attraverso la quale si vedono intrecci di arcobaleni che non svaniscono mai. Una musica solenne, che tocca il cuore, la perfezione di note composte da un equilibrio magico, un crescendo di suoni, forse sono arpe e violini, forse è il crescendo dei battiti del mio cuore, il corpo che è in sintonia con la mia mente e si sente unito con la mia anima, solidale, forte, un’esplosione di riconoscimento e di gioia. Un semplice sorriso. La montagna che voglio raggiungere è piena di alberi, di luci che filtrano attraverso i rami, le foglie; animali che assaporano la vita, si uniscono, si rincorrono, perfetti nella loro maestosità. Qualcosa si eleva, sempre più in alto, sempre più in alto. E’ la mia gioia, è il mio sentirmi unita alla natura, alla magia del creato. Io non ho un aspetto esteriore, non ho un corpo definibile e pensavo di esser sola, ma mi guardo intorno, sono circondata da esseri come me, una danza leggera, in punta di piedi, silenziosa, il solo rumore che si sente sono le vibrazioni del cuore. La montagna aspetta, non c’è fretta. La strada è lunga e a quella montagna ci puoi arrivare solo con il sorriso, con la gioia. Non ci sono spine, non ci sono ostacoli, non ci sono pericoli, nulla può ferire, la montagna aspetta la condivisione della mia gioia, la montagna sembra aguzza, difficile, ma più ti avvicini, più ti avvedi che si allarga sulla cima accogliente. Noi arriveremo lì, con le nostre danze, con i nostri sorrisi, con il nostro cuore puro. Dare senza chiedere, è nutrimento per il nostro cuore. E il nostro cuore è gioia. Sorridi sempre, sorridi a tutti coloro che incontri, cosicché la tua anima possa toccare quella degli altri, e non ci sia un paese immerso nella nebbia di anime fantasma. Le anime si riconosceranno e la luce filtrerà attraverso le nubi della paura e della solitudine, e la nebbia si dissolverà. E questo non è più un sogno. E’ Natale, è domattina, è adesso. Un raggio di luce alimenta la piccola pianta che è il mio cuore. Crescerà una quercia solida, accogliente, e i suoi rami solleticheranno il cielo in armonia con l’equilibrio e la gioia del creato. Perché qualcuno un giorno ha gettato un seme sul mio cuore, un bambino indifeso come un ramoscello schiacciato da un vento forte, freddo, impietoso, ma con un cuore grande come la montagna.
Giovanna

Alpignano,(To) 12/11/2006

Raffaele SAMMARCO

Marino

PARODI

... il tempo porta lontano.. i ricordi..
.. i ricordi..... sfiorano l'anima e come un soffio di vento ...
... se ne vanno leggeri... leggeri...
.. portando con loro .. una parte di noi...
.. che mai più tornerà...
... ma tutto appare essere come prima ...
...ma come prima nulla è più...
.... ogni attimo che passa porta con se una parte di noi .....
...... guardando indietro vediamo la nostra vita trascorsa..
.. ci chiediamo cosa è rimasto di lei...
.. e con una speranza melanconica... guardiamo verso un orizzonte....
... che inesorabilmente ci porta .. al traguardo..... che tanto temiamo .......
....... ma che è anche l'unica luce del nostro futuro...
... basta saperla vedere... e in lei credere.

Lorenza


Torino, 18/01/2006

Ugo

RIZZO

Vittorio CHESI

Coloro che non riescono ad Amare sé stessi
sono come neonati molto "sviluppati" che vagano con il loro
"cordone ombelicale" in mano
alla ricerca di qualcuno a cui "riattaccarlo"  ,
a cui dare la responsabilità della propria Felicità.
Vivono in un costante stato di insoddisfazione,
di bisogno di conferme ...


Coloro che Amano sé stessi
hanno saputo "attaccare" il loro "cordone ombelicale"
al proprio Cuore.
La loro Felicità dipende primariamente da loro stessi,
Vivono costantemente nell'Amore e scelgono
con chi condividere la propria Gioia,
per ambire all'assoluto.

Fabio Marchesi


Torino, 26/02/2006

Gianni GOLFERA

Gaetano CONFORTO

La preghiera che segue è stata ritrovata

fra gli effetti personali di un ebreo, morto in un campo di concentramento:


"Signore, quando verrai nella Tua gloria,

non ricordarti solo degli uomini di buona volontà.

Ricordati anche degli uomini di cattiva volontà.
E, nel Giorno del Giudizio, non ricordarti solo delle loro crudeltà,

sevizie e violenze. Ricordati anche dei frutti che abbiamo prodotto

a causa di ciò che essi ci hanno fatto.

Ricordati della pazienza, del coraggio, della fratellanza,

dell'umiltà, della grandezza d'animo e della fedeltà che i nostri carnefici

hanno finito per risvegliare nelle nostre anime.
Concedi, dunque, Signore,

che i frutti da noi prodotti possano servire

per redimere gli uomini di cattiva volontà."
Paulo Coelho

Maggio, 2006

 

Paolo

CRIMALDI

 

Martin BROFMAN

Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore dell'eternità.

Kahlil Gibran

Franco BIANCHI

Giulio GUERRA

 

Il libro da cui è tratto, racconta la storia del maestro di Noe' e di quello
che insegna ai suoi discepoli nel "Monastero dell'Arca".
Sono alcune frasi tratte dal capitolo:


LA SANTA VOLONTÀ UNIVERSALE. PERCHÉ,

QUANDO E COME OGNI COSA CAPITA.

 "Io vi dico che il tempo si ricorda ogni cosa: il più piccolo movimento, il minimo respiro, il minimo capriccio. E tutto quello che è mantenuto nella memoria del tempo è profondamente inciso sulle cose nello spazio.
Nella vita come nella morte, non siete mai soli, ma in compagnia permanente delle cose e degli esseri che hanno la loro parte nella vostra vita e nella vostra morte, come voi avete la vostra nella loro vita e nella loro morte.
Come voi partecipate di loro, così loro partecipano di voi; e così come voi le ricercate, esse vi ricercano. Siate gentili e accoglienti con gli eventi che vi accadono, qualunque sia la loro condotta; perché essi non sono altro che i vostri creditori.

Trattate ogni evento come un invitato d'onore,
affinchè possiate guadagnare la sua fiducia e apprendere i motivi nascosti della sua venuta. Accettate una sfortuna come se fosse una fortuna, perché una disavventura, una volta compresa, è presto trasformata in buona fortuna.
Così come una fortuna mal interpretata

diventa rapidamente una sfortuna.
Non esiste accidente nel tempo e nello spazio.

Ma ogni cosa è ordinata secondo la volontà universale.
Sappiate che ogni vostra relazione con le cose e con gli uomini è
determinata dalla vostra intenzione nei loro riguardi e dalla loro nei
vostri. E ciò che voi volete dagli uomini e dalle cose determina ciò che essi vorranno da voi.
Io vi dico, accettate la volontà universale se volete trasformare la
sconfitta in vittoria. Accettate senza protestare le cose che cadono dal suo misterioso sacco; accettatelo con gratitudine e nella certezza che esso è parte giusta e normale della volontà universale.
Così ho insegnato a Noè.
Così insegno a voi."


 Inviato da Cinzia

Maggio, 2006

Enrico

CHELI

Giorgio BOCCACCIO

e

Giorgio ROFFINO

"Il Guerriero della Luce conosce l'importanza dell'intuizione.
In piena battaglia, non può certo pensare ai colpi del nemico:
allora usa l'istinto
e obbedisce al proprio Angelo.
In tempo di pace, decifra i segnali che Dio gli invia.
La gente dice: "E' matto."
Oppure: "Vive in un mondo di fantasia."
O ancora: "Come può confidare in cose prive di logica?"
Ma il Guerriero sa che l'intuizione è l'alfabeto di Dio
e continua ad ascoltare il vento
e a parlare con le stelle."
                                                   
(Paulo Coelho: "Manuale del guerriero della Luce")
Inviato da Anna

Giugno, 2006

Carlo

BIAGI

 

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L'Amore è Dio, Vivi l'Amore.   

Sai Baba

 

Importante non è ciò che facciamo ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo,
bisogna fare piccole cose con grande amore.

Madre  Teresa