Otto anni fa Isabelle Von Fallois ha perso quasi tutto nell’arco di una settimana: la sua borsa di studio in California, il suo partner, la sua casa e – quasi – la sua vita quando le fu diagnosticata la leucemia. I medici le dissero che le restavano dai tre giorni alle tre settimane di vita. Era devastata.
L’unica cosa che le restava era la sua musica. Anche se costretta a stare in una camera sterile, da sola, dove nessuno era autorizzato a toccarla a causa del pericolo mortale, i medici compresero che forse la musica le avrebbe salvato la vita e le consentirono di avere un pianoforte elettronico da palcoscenico in camera. La sua disciplina come pianista la aiutò a esercitarsi anche nei momenti più bui. Lavorò ogni momento del suo ricovero in ospedale con preghiere, affermazioni e visualizzazioni.
Sembrava che avesse vinto la leucemia, ed era vero, ma non era al corrente dei forti effetti collaterali della chemioterapia che l'accompagnavano quasi sempre. Ogni concerto che teneva la riportava in pericolo di morte.
Dopo quattro anni di lotta tra la vita e la morte si trovò costretta a prendere una decisione. Visto che varie modalità e terapie di guarigione non l’avevano aiutata del tutto, smise di suonare il pianoforte e passò giornate intere a pregare e meditare, poiché sapeva che questa era la sua ultima possibilità di trovare delle risposte.
Due mesi dopo iniziò a udire e vedere gli angeli. Soprattutto l’Arcangelo Raffaele stava al suo fianco, dandole chiare istruzioni su come tornare in salute. Da quel momento i progressi furono evidenti.
Poiché una gran parte dei pazienti che erano stati in ospedale con lei erano morti, Isabelle Von Fallois decise di dover aiutare le persone a comprendere il potere della preghiera, della meditazione e di lavorare con gli angeli.
Ha studiato diverse tecniche e oggi aiuta le persone a vivere una vita più sana, più felice e più realizzata attraverso seminari, conferenze, coaching spirituale, musica e scrittura.
Il suo primo libro è stato pubblicato in Germania nel gennaio 2009.